“Angoli?’, chiedevo al telefono. “Sì, angoli, corners, esquinas”
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rispondeva Manuel. Così mi trovai a Barcellona prima, e poi a Majorca, tra studio e case, a parlare del progetto di una mostra che sarebbe stata molto più di una mostra, o di un catalogo. Si trattava di un vero manifesto sull’urbano, sulle sue qualità, e sulle forze che lo definivano, di volta in volta producendo configurazioni diverse. La mostra Cities, Corners si sarebbe aperta nel maggio del 2004, nel nuovo edificio del CCIB (il Barcelona International Convention Center), parte del Forum Barcelona 2004. Nei due anni precedenti, questo progetto sarebbe stato l’occasione per una serie di incontri e di sopralluoghi. Eccomi dunque con Manuel a girovagare per le strade di Milano alla scoperta degli “angoli” della Milano del Novecento,
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e della Milano Moderna. Una inesauribile conversazione sulla città. E camminare attorno, e inoltrarsi nel sorprendente (nel senso di pieno di sorprese) complesso di Luigi Moretti in Corso Italia, passando attraverso strade e mondi diversi in pochi passi. Ed eccoci ancora a Ferrara, verso sera, nel silenzio irreale dell’Addizione Erculea, la grande espansione urbana progettata da Biagio Rossetti alla fine del Quattrocento, segnata ancora da grandi vuoti ma soprattutto dal Quadrivio degli Angeli, un incrocio in cui spicca l’angolo del Palazzo dei Diamanti, con le sue paraste e il suo balcone. In piedi, in mezzo alla strada, visto il poco traffico. Nessun caffè nelle vicinanze, un notevole inconveniente. Gran parte del tempo è stato speso nei caffè di Milano, Ferrara e Barcellona, seduti ai tavolini, a parlare, ma molto spesso semplicemente ad osservare ciò che accadeva intorno a noi. /
Montréal
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